

Codice dell'ordine cavalleresco delle Guardie Reali di Arcadia.
In un'epoca oscura e tumultuosa, di barbarie ed eresie, ogni nobile cavaliere si prodiga per proteggere gli altissimi ideali di prodezza, forza, coraggio, giustizia e lealtà. Essi perseverano nel loro sforzo verso l'eccellenza, tanto con la forza delle armi in una mano, che con cortesia e rispetto nell'altra.
Il corpo delle Guardie Reali è una gilda combattente d'allineamento neutro, composta da Guerrieri abili, intelligenti, con doti di alta moralità.
Queste le regole che seguono le guardie reali:
1.scopo dell'ordine
2.struttura dell'ordine;
3.regole di comportamento dei cavalieri;
4.ammissione ed espulsione;
5.delle pene.
1.Dello scopo dell'ordine:
Lo scopo primario che del corpo è quello di mantenere pace e stabilità nelle terre di Arcadia, proteggere il Regno e i regnati, fronteggiare con ogni mezzo leale, l’oscurità e la malvagità e tutti coloro che recheranno offesa alla corona. I Cavalieri si impegnano inoltre di mantenere la pace e aiutare anche i più deboli (inermi) dai soprusi, giacché spinti da nobili ideali di fratellanza.
Il corpo è composto dai nobili cavalieri, nonché dagli scudieri e dagli inermi che si sono posti sotto la sua tutela.
2.Della struttura dell'ordine;
2.1 Il corpo delle Guardie Reali, è formato principalmente da abili guerrieri, nonché dal loro seguito costituito dagli inermi che si pongono sotto la loro protezione.
2.2 della gerarchia: La conduzione del corpo delle Guardie Reali è affidata ai suoi ufficiali, in ordine gerarchico essi sono: .
(a)il Generale: comandante supremo del Corpo; egli risponde direttamente al Re e alla Regina del Regno e rappresenta il Corpo. Egli conduce l'esercito.
(b)due vice generali: sostituiscono il generale quali plenipotenziari, ed hanno poteri generali di organizzazione e conduzione del Corpo; essi debbono affiancare il Generale con il quale collaborano strettamente. conducono in battaglia manipoli di uomini a loro assegnati.
(c)I capitani: essi svolgono funzioni di massima importanza, infatti i capitani curano l'arruolamento, l'istruzione e l'introduzione alla cavalleria degli aspiranti, il loro l'allentamento e quello dei cavalieri. Essi sostituiscono i vice generali nella conduzione dei manipoli in battaglia, in caso di assenza o di richiesta.
(d)I sergenti: sono uomini di grande abilità e coraggio, esperti nell'arte della guerra. Affidabili e coraggiosi, i sergenti affiancano i capitani nello svolgimento delle loro funzioni. Mettono la loro esperienza a servizio degli aspiranti cavalieri, ad essi possono essere assegnate delicate missioni speciali.
2.3 Ai primi tre spetteranno le decisioni definitive nelle maggiori materie, queste decisioni avverranno solo dopo apposite riunioni. Le riunioni saranno anticipatamente notificate tramite avviso con nota dell'ordine ordine del giorno, in modo che tutti i membri ne siano a conoscenza e possano recarsi a manifestare il proprio credo ai loro superiori.
Agli ufficiali è demandato il compito di condurre il Corpo e di attuare quanto disposto dall'assemblea.
2.4 E' compito di ogni cavaliere, o aspirante tale, eseguire prontamente l'ordine ricevuto.
2.5 Gli ufficiali guidano le battaglie e solo essi possono ordinare manovre offensive, o trattare la resa con il nemico. In mancanza di ufficiali, tale conduzione è demandata al cavaliere più esperto o che abbia ricevuto l'incarico.
2.6 Funzioni particolari e cariche speciali, riconoscimenti:
a seconda delle esigenze o delle abilità di un membro del gruppo, il generale può assegnare cariche speciali. Una carica di questo genere è quella di “Consigliere del Generale”.
in caso di comportamenti eroici, o di meriti particolari, il generale può conferire onorificenze
.
2.7 dell'assemblea dei cavalieri:
(a)l'assemblea è l'organo principale del Corpo, riunisce tutti i cavalieri; l'assemblea può proporre le linee guida del Corpo delle Guardie Reali.
(b)L'assemblea dei cavalieri accoglie sotto la tutela del Corpo delle Guardie Reali, coloro che non potendo accedere alle armi per la propria difesa, chiedano protezione (dame, chierici, famigli, contadini, maniscalchi, ecc).
(c)ogni cavaliere ha pari dignità e diritto di parola in assemblea;
(d)Ogni cavaliere è libero di esprimersi in assemblea e tutti hanno eguale dignità.
(e)I membri del Corpo che non siano cavalieri, possono essere ammessi all'assemblea, ma senza diritto di parola.
(f)L'assemblea è convocata con congruo preavviso dal Generale o da uno dei vice generali su richiesta dei cavalieri; oppure da almeno 5 cavalieri;
3 delle regole di comportamento:
(a)Ogni atto del cavaliere è decoroso, degno, e caratterizzato da probità. Egli non agisce mai contro il proprio Ordine, o contro i propri fratelli; è sempre disposto al dialogo verso i fratelli dell'ordine; non ama lamentarsi, è propositivo.
(b)nessun cavaliere può sferrare un attacco a forze nemiche, senza avere ricevuto relativo ordine; In caso di minaccia, il cavaliere, se possibile, informa i fratelli e li chiama a difesa per ottenere soccorso.
(c)ogni cavaliere è addestrato e si allena costantemente alla guerra; egli si munisce delle armi appropriate che ritenga opportune; l'allenamento è obbligatorio anche per chi aspira a divenire cavaliere.
(d)Allorché un cavaliere riterrà accaduto un fatto contrario a questo codice, ovvero abbia motivo di lamentela nei confronti di chi sia o meno appartenente all'ordine delle Guardie reali, darà notizia al generale o ad altro ufficiale presente, evitando ogni inutile polemica.
(e)Il cavaliere si distingue per il proprio abbigliamento sobriamente guerresco, durante le cerimonie od occasioni particolari egli indossa la divisa dell'ordine.
4.1 Dell'ammissione all'ordine, dell'abbandono dell'ordine, della esclusione.
(a)Può chiedere di essere ammesso all'ordine ogni individuo, anche non umano, libero che ritenga di poter tener fede a questo codice.
(b)Il nuovo ammesso svolgerà la mansione di scudiero, di dama, o altre mansioni pratiche neglette dai cavalieri; quando lo riterrà opportuno potrà chiedere di essere esaminato e, successivamente potrà avere luogo l'addobbamento del nuovo cavaliere.
(c)Colui che ritenga di averne le qualità, ovvero le cui doti siano comprovate, potrà chiedere di accedere direttamente allo status di cavaliere, previo addobbamento.
(d)Ogni cavaliere, se richiesto, presta assistenza e provvede con la propria esperienza ad iniziare alle armi ed alla cavalleria il nuovo ammesso; Nessuno potrà mancare di rispetto ad un nuovo ammesso.
4.2 Dell'addobbamento:
(a)per acquisire lo status di cavaliere, l'aspirante tale che si riterrà idoneo, chiederà di essere ammesso dando prova di aver capacità militari, (dimostrando di sapere validamente combattere almeno con la spada); di aver appreso almeno i rudimenti della cavalleria (dando prova di conoscere il presente codice), di conoscere le regole del regno e del gioco di ruolo.
(b)Ogni membro del Corpo, sia esso cavaliere o meno, vi aderisce in piena libertà, ed in piena libertà vi permane. Chi riterrà di abbandonare il Corpo, lo potrà fare allorché lo ritenga opportuno, presentando le proprie dimissioni al Generale o ad un Vice Generale quando il primo sia assente.
Delle pene, della esclusione dal Corpo:
chiunque contravvenga al presente codice potrà essere sospeso nelle sue funzioni dal generale; Oltre alla sospensione, potrà essere comminata la galera, e nei casi più gravi la espulsione dal corpo.
L'espulsione dal corpo verrà inflitta quando: Il cavaliere non rispetterà lo Statuto, non rispetta gli ordini dei superiori agendo di propria volontà . Contrasta il credo del gruppo, reca danno a cose o persone, ha un comportamento incivile e immorale.
Le pene sono inflitte da un collegio formato dal Generale o suo delegato, da un ufficiale, da un cavaliere; il cavaliere accusato deve essere sentito nella sede del corpo assieme a colui che muove l'accusa ed ai testimoni, innanzi al collegio. Quest'ultimo delibera in segreto.
In casi urgenti, un ufficiale può ordinare l'arresto di un membro dell'ordine.
Tutti coloro che appartengono al corpo possono essere presenti, ma senza diritto di parola.