DESCRIZIONE DEL BLOG

Questo blog è dedicato al personaggio di Lazarus nel GDR all'interno di Second Life.
Verranno di seguito raccontate storie e vicende sia del singolo cavaliere che dell'intera comunità di cui fa parte

La Leggenda dei Cavalieri del Drago

mercoledì 5 agosto 2009

Verso terre lontane...

E' ormai sera quando un'altra delle innumerevooli battaglia giunge a compimento nell'isola di Untouchable. I cavlieri ormai stanchi, feriti e forse anche in parte sfiduciati riescono a rientrare nel loro maniero per curarsi e studiare nuove strategie di battaglia.
Ma da una delle torri di vedetta del forte, nella quale si era appostata lo Scudiero Artien, si sente un grido di meraviglia e di preoccupazione allo stesso tempo.

I cavalieri colti impreparati a quell'evento salgono immediatamente a vedere cosa sta succedendo.
Giunti sulla torre vedono Artien che si limita a indicare in direzione del molo, ben distanzte dalla loro posizione. I cavalieri increduli osservano la scena senza proferire parola e senza che nessuno, almeno in quel momento, riesca a prendere una decisione sul da farsi.
Il cavaliere Jo è là, sul molo, circondato dai nemici che non sembrano dargli tregua, ma dai quali non sembra voler scappare, mostrando un valore e una determinazione incredibile.
Poi la voce del Generale Alex scuote il resto del gruppo, che si precipita all'aiuto di Jo, nella speranza di arrivare in tempo. Giunti sul luogo riescono solo a vedere le sagome ormai inermi dei nemici sconfitti dal cavaliere, mentre questi si sorregge a malapena in piedi con l'aiuto della spada; è esausto ma con la mano sinistra stringe saldamente quello che sembra essere un fazzoletto, forse un vessillo strappato.
Senza perdere ulteriore tempo i cavalieri portano il loro fratello all'interno del maniero, dove, oltre a prestare le cure di soccorso, si interrogano su qu
el lembo che il cavaliere non vuole lasciare. Dopo un po' Jo si riprende; con una voce pesante e preoccupata inizia a dare spiegazioni. Quello che stringe tra le mani è effettivamente cio' che rimane del vessillo della sua terra natia, della sua famiglia e lo ha perso uno dei nemici sconfitti sul posto. I cavalieri si guardano increduli, ma in fin dei conti tutti sanno cio' che vuole dire, e cio' che sicuramente vorrà fare il cavaliere ferito.
Cade il silenzio, che sembra interminabile, fino a che Jo lo rompe, pronuciando la frase che tutti si erano immaginati.

Deve tornare da loro, deve tornare dalla sua famiglia per sapere.

Non puo' vivere nell'angoscia e nella falsa speranza che siano tutti morti o che ne sia sopravvissuto qualcuno.
Deve sapere.

Il Capitano Lazarus china leggermente la testa pensieroso, ripensando a ciò che aveva fatto lui quando Arcadia era caduta.

Lo capiva.

Così come capisce che purtroppo la storia si ripete, a volte all'infinito come un circolo vizioso.
In silenzio, senza nemmeno parlare, il capitano Bao gli consegna il necessario per la sopravvivenza, mentre il resto del gruppo, con a capo ovviamente il Generale Alex, fa un saluto al cavaliere Jo, nella speranza che possa trovare quello che cerca. Il comandante Langdon spiega che avrebbero voluto mandare qualcuno con lui, ma le guerre in corso sono troppe e la guarnigione non puo' essere sguarnita ulteriormente. E ha questa proposta Jo ha comunque rifiutato. Deve andare solo, perchè è lui che è stato colpito personalmente da questa guerra; e non vuole avere compagni d'arme sulla coscienza nel caso di fallimento della propria missione.
I cavalieri si riuniscono in un ultimo saluto, nella speranza di rivederlo presto tra loro.

Onore e Gloria cavaliere Jo Blackbart e in bocca al lupo.

Ti aspettiamo speranzosi.

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